Se si parla di musical e danza non si può non pensare ad alcuni titoli che hanno praticamente forgiato l’idea stessa di questo spettacolo nei tempi più recenti. Ecco quindi un elenco dei titoli più rappresentativi: ne sono nati adattamenti di vario genere, sia per teatro che per cinema, ma l’anima dello spettacolo resta sempre la stessa ed è sorprendente vedere, a tanti anni di distanza, come alcuni musical mantengano ancora oggi la stessa forza espressiva delle origini.
1. The Rocky Horror Picture Show
All’epoca (1973) fu visto e percepito da tutti come il musical dello scandalo e della più radicale libertà sessuale. Il protagonista è lo scienziato transessuale Frank-n-Further, interpretato da Tim Curry. Lo sceneggiatore e compositore Richard O’Brien, invece, compare sotto le vesti del servitore Riff Raff.
2. Cats
È uno dei più grandi successi teatrali della storia del musical. Scritto da Andrew Lloyd Webber, debutta a Londra nel 1981 e racconta le vicende di una società di gatti, in cui ogni individuo si presenta e racconta le sue peculiarità. L’opera è ispirata ad una raccolta di poesie di Thomas Stearn Eliot.
3. Jesus Christ Superstar
Un altro grande classico del musical, presentato nel 1971 a Broadway e scritto come Cats dal geniale Andrew Lloyd Webber in collaborazione con Tim Rice, che racconta la vita di Gesù attraverso lo sguardo di Giuda. Naturalmente, considerato il soggetto, la sua uscita fece molto discutere negli ambienti religiosi.
4. Grease
Un altro gigante della commedia musicale, che debuttò nel 1971 nei teatri ma che divenne universalmente noto grazie alla trasposizione cinematografica del 1978, in cui John Travolta e Olivia Newton John crearono una vera e propria pietra miliare. Il musical racconta l’amore fra due liceali che, conosciutisi d’estate, per una pura coincidenza si ritrovano a frequentare lo stesso liceo. La colonna sonora, anche grazie agli arrangiamenti di John Farrar, è diventata un simbolo della storia del cinema e del musical in generale.
5. West Side Story
Una trasposizione americana della vicenda di Romeo e Giulietta, e filmato in un quartiere di New York che non esiste più, è centrato sulle tensioni razziali degli anni successivi al movimento per i diritti civili. È difficile credere che le gang di strada possano apprezzare il balletto e che l’abbronzatura di Natalie Wood la renda una vera portoricana, ma a parte questi candidi dettagli resta un capolavoro che, nella sua versione cinematografica del 1961, vinse ben 10 Oscar.