Le danze popolari portano in sé un’energia misteriosa, frutto della storia e delle passioni della terra in cui hanno avuto origine. Liberano istinti a lungo messi a tacere.
Un corso di pizzica salentina non può che porsi come obiettivi la liberazione emotiva, la presa di consapevolezza del proprio corpo, il potenziamento della propria capacità di connettersi con l’altro, nonché, fondamentale, il divertimento.
La pizzica, infatti, è anzitutto una danza di liberazione e guarigione. Sino a qualche decennio fa, quando erano quasi inesistenti le scuole di pizzica, si poteva assistere a ritrovi (per esempio nella Chiesa di San Paolo a Galatina in occasione della festività del 29 giugno) in cui i cosiddetti “tarantati” cadevano in uno stato di trance e, guidati soltanto dal ritmo euforico della musica, ballavano senza tregua per ore fino a cadere a terra stremati, liberi dal veleno della taranta. Liberarsi corrisponde a guarire. Possiamo credere che queste storie che devono la loro origine a un passato mitico non abbiano nulla a che fare con noi, ma è proprio il contrario. Immersi nel fluire frenetico di una società che ci impone di sottostare a determinate condotte di “compostezza” e ci inquadra in schemi da cui non possiamo evadere, abbiamo bisogno di liberare il nostro corpo e la nostra emotività: liberarci da tensioni, paure e ansie non significa abbandonarle, ma trasformarle in un atto creativo.
Il bello di questa danza risiede nella possibilità che offre di trovare la libertà e la creatività pur all’interno di una tecnica ricca di passi e movimenti, e anzi, spesso si ha l’impressione di poter giungere alla tecnica in modo quasi istintivo, quasi come fosse un’invenzione estemporanea.
Un corso di pizzica impegna il ballerino e la ballerina in uno sforzo tanto fisico quanto mentale ed emotivo: i movimenti sono vuoti, insignificanti ed anche esteticamente meno belli se non dettati da una reale liberazione di emozioni che passano attraverso le braccia, le gambe, fino alla punta dei piedi, sciogliendo tensioni che ci apparivano solo fisiche, ma che solo fisiche non sono.
Per questo, all’interno dei corsi della scuola di pizzica, diviene fondamentale acquisire una coscienza forte del proprio corpo, del proprio corpo nello spazio, ed in relazione agli altri. E per questo nel corso ricorreremo a esercizi tipici della preparazione teatrale. A scuola cercheremo di valorizzare il legame fra teatro coreutico e pizzica, che è molto forte anche perché nella pizzica si tratta di mettere in scena le proprie emozioni, di condividerle per non reprimerle.
Come ogni danza popolare, d’altronde, la pizzica è anche un atto di connessione con l’altro, che sia corteggiato, chiamato o respinto. Insegna a creare una complicità basata sulla fiducia e l’abbandono, su un patto di libertà stipulato all’interno delle regole del gioco. I due ballerini non si toccano mai, non si sfiorano, eppure sanno di corteggiarsi e desiderarsi e possono ballare insieme perché hanno imparato a sentire il contatto fisico anche a distanza.
Ci sono diversi tipi di pizzica?
Se siete appassionati lettori del nostro blog saprete che la scuola di pizzica ha dedicato più di un articolo alle danze popolari del centro-sud Italia.
L’espressione pizzica, come ci ricordano alcuni ricercatori e folk-revivalists (come Franca Tarantino e Vincenzo Santoro), è tuttavia una definizione adeguata solo in parte: sotto di essa vanno compresi tre “sotto-generi”, ovvero la pizzica tarantata, la pizzica pizzica, la pizzica scherma.
- Diamo qualche indicazione cominciando da quest’ultima. Si tratta di una danza esclusivamente maschile, una trasposizione coreutica della sfida e della conflittualità tra uomini.
- La pizzica pizzica è il ballo diventato famoso ai nostri giorni: quello che si balla in cerchio tra donne o tra donne e uomini. Si tratta di un’espressione coreutico – musicale pregna, piena di molti significati simbolici e fisiologici: si basa su un ritmo che stimola fortemente la produzione di endorfine (i cosiddetti ormoni del buonumore), in più offre la possibilità di danzare insieme all’interno di un cerchio che testimonia dell’avvenuto scambio di relazione, un’esperienza sempre più rara nella nostra contemporaneità individualista e frenetica.
- infine alla pizzica tarantata. Si tratta della danza rituale, di quel culto a metà tra l’esorcismo e l’endorcismo (ovvero la possessione) di cui tanto si è occupata – e continua ad occuparsi – l’etnomusicologia.
Perché iscriversi alla scuola di pizzica dello IIAD
La pizzica è, chiaramente, un momento di divertimento e spensieratezza, fondato sulla certezza che sarà il corpo a parlare per noi, battendo i piedi, facendo giravolte, saltellando o fuggendo.
È una danza per tutti, professionisti e non, perché ha a che fare con impulsi e bisogni umani, con la quotidianità e con l’eccezionalità, la passione e la professione, l’euforia e la malinconia.
È una danza che richiede una buona dose di curiosità e di coraggio, o un grande bisogno di riscoprirli.
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Inizio dei corsi di pizzica – Anno accademico 2022-23
Pizzica adulti e ragazzi intermedi | lunedì 30 gennaio H. 20:00 |
Pizzica adulti e ragazzi principianti e open level | sabato 4 febbraio H. 11:00 |
Pizzica adulti e ragazzi intermedi open level | venerdì 3 febbraio H. 20:00 |
Pizzica adulti e ragazzi principianti | mercoledì 1 febbraio H. 20:00 |
Lezioni private | Giorni e orari da concordare con l’allievo |