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I tre balletti di Čajkovskij che hanno trasformato la danza classica

Per riconoscere una delle opere più importanti di Čajkovskij (spesso scritto Ciajkovskij o Ciaikovski) non occorre necessariamente essere esperti conoscitori di musica classica. Oltre ad essere uno dei nomi più noti nel panorama musicale di tutto il mondo, infatti, Čajkovskij ha dato vita ad alcune opere che sono ancora oggi utilizzate come colonne sonore di pellicole cinematografiche e di numerosi spot televisivi, oltre ad essere costantemente rielaborate in spettacoli di danza classica per bambini e adulti.

Probabilmente molti di noi non conosceranno il nome del compositore o dell’opera specifica, ma senza dubbio saranno in grado di ricordare le inconfondibili melodie dei suoi famosi balletti come “Lo schiaccianoci”, “Il lago dei cigni” e “La bella addormentata”.

Il compositore russo, infatti, non ha solo creato importanti opere liriche, note soprattutto agli esperti del genere, ma ha anche scritto alcuni dei balletti più popolari della storia.

Il lago dei cigni” è il primo della sua categoria. Composto tra il 1875 e il 1876, lo spettacolo venne rappresentato per la prima volta al Teatro Bolshoi di Mosca l’anno successivo. La rappresentazione inaugurale non riscosse un grande successo sia da parte del pubblico che dalla critica, a causa delle ripetute modifiche e tagli operati dal coreografo Reisinger. Bisogna aspettare il 1895 per assistere al trionfo dello spettacolo, quando l’allestimento delle coreografie viene assegnato a Marius Pepa, che aveva già collaborato in precedenza con il compositore.

lago dei cigni

Il lago dei cigni” è tratto da un’antica fiaba tedesca e si compone di un’introduzione e quattro atti.
Durante il primo atto, viene rappresentato il compleanno del principe Siegfried, ancora scapolo e alla ricerca di una moglie. La regina madre partecipa alle danze, con il solo intento di ammonire il figlio, per stimolarlo a trovare una ragazza che possa essere adatta a diventare una principessa. La festa prosegue quindi con la decisione dei giovani di organizzare una battuta di caccia.
Nel secondo atto invece la scena prosegue nei pressi del lago, dove il malvagio Rothbarth tiene nascosti i suoi cigni incantati. Gli animali, infatti, in realtà sono delle splendide fanciulle, che possono assumere le proprie sembianze originarie solo durante la notte.
Non appena arrivano sul posto il principe con gli altri invitati, pronti per dare il via alla battuta di caccia, Odette, la regina dei cigni incantati, che nel frattempo ha assunto delle sembianze umane, si oppone all’intento dei giovani. Il principe Siegfried rimane ammaliato dalla bellezza di Odette, e la implora di partecipare ai festeggiamenti del giorno successivo.

Il terzo atto è caratterizzato dall’entrata nel castello delle fanciulle in età da marito, tra le quali il principe dovrà scegliere la sua futura moglie. Lo stregone Rothbart conduce a corte sua figlia Odile, dopo averle dato l’aspetto della regina dei cigni Odette. La distinzione tra le due fanciulle è rappresentata dal costume, che per Odette è bianco, mentre per Odile è nero.
Il principe Siegfried e la regina madre acconsentono alla scelta di fare di Odile la futura principessa del castello, ma Rothbart svela l’inganno fuggendo dal castello trasformandosi in una civetta. Nel frattempo, il principe scorge Odette in lontananza nel lago e scappa alla sua ricerca.
Nell’ultimo atto, Odette è in fin di vita, a causa della brutta notizia che le ha spezzato il cuore. L’arrivo del principe non sarà sufficiente per salvarla, ed entrambi muoiono travolti da una tempesta che li inghiotte nelle acque del lago.
Il balletto nel suo complesso simboleggia l’immenso potere dell’amore, in grado di contrastare sia la crudeltà degli uomini che la forza distruttiva della stessa morte.

Il secondo dei tre balletti di Čajkovskij, in ordine di composizione, è “La bella addormentata”. Anche in questo caso, la coreografia venne realizzata da Petipa, mentre il libretto venne scritto interamente per mano di Ivan Vsevolozhsky, direttore dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo. La prima rappresentazione avvenne nel 1890 al Teatro Mariinskij. La storia è tratta dalla celebre fiaba di Perrault, e si compone di un prologo e tre atti.

bella addormentata

Il prologo mette in scena la festa per il battesimo della principessa Aurora, presso il castello del re Floristano. Ai festeggiamenti sono stati invitati tutti gli abitanti del regno, ad eccezione della strega Carabosse, che per vendicarsi getta una maledizione sulla neonata: al compimento dei sedici anni di età, la piccola si pungerà con un fuso e morirà.
Alla festa, fortunatamente, è presente anche la benevola fata dei Lillà, che contrasta la maledizione della strega Carabosse con una contromaledizione: la piccola non morirà dopo essersi punta, ma si addormenterà profondamente, per essere svegliata solo dal bacio di un principe.
Con un salto di quasi sedici anni nel racconto, arriva il primo atto. C’è di nuovo una festa, ma questa volta in occasione del compleanno della giovane Aurora. Il re ha bandito tutti i fusi dal regno, ma la strega Carabosse si presenta alla principessa con un travestimento e le porge un fuso. La fanciulla si punge e sprofonda in un lungo sonno.
Il secondo atto narra quello che accade cento anni dopo. Il regno è avvolto dai rovi che crescono incontrastati. Giunge nel bosco il principe Désiré durante una battuta di caccia. La fata dei Lillà si accorge della sua presenza e lo conduce nella stanza dove giace Aurora. Il principe si innamora, le dà un bacio e la principessa si sveglia dal suo lungo sonno.
Nel terzo atto c’è nuovamente una festa, in occasione del fidanzamento dei due giovani, a cui partecipano l’Uccello Azzurro, la principessa Florin e alcuni dei più famosi personaggi delle altre fiabe di Perrault.

A chiudere la trilogia dei balletti di Čajkovskij è “Lo schiaccianoci”. Il compositore terminò di produrne le musiche nel 1892 e nello stesso anno venne messo in scena grazie alle coreografie di Petipa prima e di Lev Ivanov poi, presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Il balletto si compone di un’overture e di due atti, mentre la storia è tratta da un’antica fiaba tedesca, modificata in più parti dallo scrittore Alexandre Dumas, per via di alcune parti troppo cruente per il pubblico dell’alta società russa.

Schiaccianoci

Il primo atto mette in scena la vigilia di Natale in una casa tedesca, dove il padrone di casa, il signor Stahlbaum, ha organizzato una festa per i suoi amici e i loro figli. Giunti alla mezzanotte, arriva il signor Drosselmeyer per portare i doni ai più piccini e per rappresentare racconti e giochi di prestigio.
Una delle bambine, Clara, riceve in dono uno schiaccianoci a forma di soldatino, che viene però distrutto da suo fratello, invidioso del regalo ricevuto dalla sorellina.
Al termine della festa, Clara, stremata, si addormenta e sogna di trovarsi nella stessa sala dove ha avuto luogo la festa, ma si accorge che la stanza è piena di topi, che vogliono rubarle lo schiaccianoci. Ad un tratto, il soldatino si anima e inizia a lottare contro i topi. Dopo molto tempo, quando restano in vita solo il soldatino e il Re Topo, Clara lancia una pantofola contro il ratto, per dare modo allo schiaccianoci di approfittare del momento di distrazione e sferrare il colpo finale.
Lo schiaccianoci si trasforma quindi in un principe e porta Clara via con sé, danzando sulle note del celebre Valzer dei fiocchi di neve.
Nel secondo atto, lo schiaccianoci e Clara raggiungono il Regno dei Dolci, dove vengono ricevuti dalla Fata Confetto. A corte, hanno inizio una serie di danze, tra cui il noto Divertissement e il famosissimo Valzer dei Fiori.
Al termine del balletto, Clara si sveglia dal suo sogno, stringendo a sé il suo schiaccianoci.

I balletti di Čajkovskij sono importanti soprattutto per la semplicità che li contraddistingue. Sia le musiche che le storie narrate, infatti, hanno delle linee essenziali ed una dolcezza intrinseca, tanto che sono considerati i balletti romantici per eccellenza.
È proprio la semplicità, unita alle atmosfere fiabesche e sognanti dei balletti, che ha reso possibile mantenere intatta nel tempo la bellezza degli spettacoli, che ancora oggi sono tra le opere che la maggior parte dei ballerini e dei coreografi di danza classica scelgono di rappresentare.

I tre balletti di Čajkovskij che hanno trasformato la danza classica Aggiornato: 2016-04-11T17:03:40+02:00 da luca

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