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Carlotta Grisi, la prima interprete di “Giselle”

Carlotta Grisi, nome d’arte di Caronne Adele Giuseppina Maria Grisi, nacque in Istria nel 1819 e durante la sua vita sviluppò una carriera nella danza che la rese una della più apprezzate e conosciute ballerine dell’intero Ottocento.

Dopo aver studiato canto con Giuditta Pasta, affrontò lo studio della danza con Carlo Blasis. Fu però l’incontro decisivo con Jules Perrot – che avrebbe poi sposato – spingerla una volta per tutte verso la carriera di ballerina. Fu questi, più di altri, a spingerla verso un metodo che unisse lo stile aérien tipico del balletto romantico con la sua naturale e frizzante vivacità.

Il grande successo arrivò nel 1840, quando al Théatre de la Renaissance, danzando accanto a Perrot ne Lo Zingaro, cantò con grande abilità le arie che richiedeva il suo personaggio, conquistando definitivamente il pubblico parigino nonché uno dei più conosciuti ed autorevoli critici del tempo, Theophile Gautier. L’accresciuta fama le portò ingaggi estremamente interessanti, fra cui la desideratissima scrittura per l’Opéra: esordì qui con il passo a due (assieme a Lucien Petipa) della Favorita di Donizetti. Grazie al crescente successo di pubblico, ebbe poi il potere contrattuale di far accettare alla produzione l’affiancamento a Perrot, con il quale interpretò – fra i molti altri – il balletto che la rese celebre al mondo intero: Giselle.

Giselle-Carlotta-Grisi

Fu un trionfo senza precedenti tanto per lei quanto per Gautier, che lo aveva ideato. Giselle divenne estremamente popolare e fu rappresentata ovunque in Europa, Russia e Stati Uniti: parla di una contadina che muore per la delusione amorosa di un tradimento e che si trova coinvolta nell’aldilà con i poteri di personaggi ultraterreni che tentano di riparare al danno provocato dall’amante fedifrago.

Dopo il successo di Giselle, la Grisi rivestì il ruolo di protagonista negli spettacoli Jolie Fille of Gand (Parigi, 1842), La Péri (Parigi, 1843), in si distaccò per gli audaci salti che la portavano nelle braccia di Petipa dall’alto di una piattaforma. È noto, grazie alle parole di un critico di allora, Edwin Denby, che “Carlotta Grisi usi delle funi nel secondo atto di Giselle, per amplificare la portata dei suoi salti”. Di conseguenza la stessa tecnica poteva prodursi per La Péri.

Pochi artisti hanno comunque saputo convincere il pubblico romantico quanto Carlotta Grisi. Grazie alle sue innovazioni ma soprattutto grazie al suo ineffabile talento, la storia della danza classica si è vista consegnare non soltanto un grande nome ma anche un repertorio eccezionale di rappresentazioni e coreografie.

Carlotta Grisi, la prima interprete di “Giselle” Aggiornato: 2015-11-04T01:02:39+01:00 da luca

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