La Biennale di Venezia è da oltre un secolo un’importante istituzione culturale ospitata da Venezia e dedicata ai vari linguaggi o settori dell’arte.
Fondata nel 1895 grazie ad alcuni intellettuali locali al fine di promuovere le iniziative artistiche all’interno della città, è diventata nel corso degli anni una delle più importanti manifestazioni culturali a livello mondiale.
La Biennale è così un evento dedicato alle arti di diversi contesti geografici e dal forte carattere multidisciplinare che suscita puntualmente l’interesse di un vasto pubblico di appassionati ed esperti del settore.
Com’è semplice immaginare, la sua storia è piuttosto articolata e si lega agli eventi che si sono succeduti nel corso degli anni all’interno della penisola e del territorio europeo.
A partire dagli anni Settanta, e superato dunque il periodo critico del dopoguerra, la Biennale ha vissuto una crescita inarrestabile sino a raggiungere l’attuale configurazione con un consiglio direttivo che elegge un Presidente e nomina i Direttori di Settore.
Per quanto riguarda il linguaggio specifico della danza, prima del 1998 il settore denominato appunto Danza faceva parte della categoria più generale Musica e ha acquisito piena autonomia solo a partire da quegli anni.
Dal 1999 al 2002 i vari spettacoli si sono dunque sviluppati sulla base di vere e proprie sezioni tematiche svolgendosi da maggio a ottobre nella cosiddetta stagione “danzamusicateatro”. Da allora tutte le varie edizioni sono state occasioni imperdibili per gli amanti della danza e dell’arte, ospitando personalità importanti, coreografi, e attività formative.
Per quanto riguarda le novità di quest’ultima edizione del 2015, di cui alcune manifestazioni specifiche legate alla danza si sono svolte dal 25 al 28 giugno, possono essere condensate in un interessante concept: “Dare luogo alla danza come spazio di condivisione col pubblico e insieme innovare il senso della frequentazione”.
Sedici performance coreografiche si sono tenute in diversi luoghi della città che di per sé rappresenta un gioiello urbanistico unico a livello mondiale arricchendo attraverso la presenza di un linguaggio così raffinato e immediato come la danza, gli scenari architettonici più belli. La frequentazione artistica è dunque il leitmotiv della Biennale di Danza, che ha così portato questo settore nel cuore della città, direttamente a contatto col pubblico.
Più in generale, le varie manifestazione dei settori Danza, Musica e Teatro si svolgeranno sino a ottobre, mentre gli eventi specifici di fine giugno sono connessi alle iniziative guidate dal coreografo Virginio Sieni che ha diretto la Biennale College – Danza.
In occasione di questo progetto, sedici coreografi di fama internazionale si sono occupati di diversi laboratori della durata di tre settimane, la cui vetrina finale è stata appunto quel prezioso mosaico di eventi ospitati nelle giornate dal 25 al 28 giugno.
Gli eventi si sono succeduti tra San Marco, l’Arsenale, e Dorsoduro. Di grande interesse è la presenza di Anne Teresa De Keersmaeker, Leone d’oro alla carriera 2015, protagonista dell’evento del 27 giugno al Teatro delle Tese, con Fase, ispirato alla musica di Steve Reich, instancabile sensibilità artistica e musicale del Novecento, sperimentatore e innovatore.