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Non dimentichiamo la lettera d’amore sul tango di Tete Rusconi

Pedro Alberto Rusconi detto Tete (morto nel gennaio 2010) è stato uno dei più bravi ballerini ed insegnanti di tango milonguero, imparato fin dall’età di 14 anni grazie alla mamma e nelle piste da ballo di Buenos Aires con il maestro Tin. Un esempio di eleganza, improvvisazione, movimento, esperto nei cambi di direzione, nelle pause e nelle sospensioni. Un grande amante del valzer capace di ballare con una tale leggiadria che gli permetteva di sollevare leggermente i piedi da terra come in un volo delicato. Un piacere per gli occhi la sua danza che aveva stregato anche Pina Bausch, la quale lo scelse come maestro per il suo spettacolo “Nur Du” sul mondo del tango. Uno stile pieno di passione e semplicità che divenne famoso in tutto il mondo e di esempio per tutti i tangueri.

Gli insegnamenti di Tete Rusconi sono stati preziosissimi per il mondo del tango. Il grande tanguero argentino era infatti un sostenitore della necessità di sentire la musica con il corpo, con l’espressione e con il cuore per farla diventare propria ed esprimerla in libertà, andando oltre le regole precostituite.

Molto importante in merito è la lunga lettera che scelse di pubblicare il 9 gennaio 2006 per sensibilizzare l’attenzione degli “addetti ai lavori” riguardo la direzione da far seguire a questa bellissima arte verso la quale lui nutriva un amore sviscerato. Un insegnamento appassionato ed importante da tenere sempre a mente per diventare dei bravi ballerini di tango ovunque ci troviamo.

In questa lettera d’amore verso il tango Tete Rusconi si rivolge alla comunità tanguera europea e mondiale in un appello accorato e gentile allo stesso tempo. Esorta ballerini e maestri a lasciarsi andare, a far sì che vengano permeati totalmente dal tango in quanto parte determinante della vita personale e familiare di ognuno, ribadendo la necessità di imparare la tecnica ma poi dimenticarsene e danzare lasciandosi guidare dalla musica e dalla passione evitando ogni rigidità, come in un atto d’amore. “Il tango non è un affare, anche se molti lo vedono in questa ottica. Il tango è parte della nostra vita, parte dei nostri nonni, padri, madri, fratelli, amici. E’ la nostra vita. Non dovremmo seguitare a confonderci così tanto, dovremmo ritornare a riconquistarlo, considerando che stiamo rischiando di perderlo per non averlo rispettato.”

Ecco la lettera integrale inviata da Tete Rusconi alla comunità tanguera:

Lettera Tete Rusconi

Tete Rusconi ribadisce l’importanza e la necessità di sentire internamente il tango, di venire mossi dalla passione e della gioia di danzare più che dalla tecnica. Crede però allo stesso tempo che per insegnare il tango servano professionisti e ballerini qualificati ed autentici e ribadisce la necessità di ballare solo musica tanguera senza strane derive o variazioni di tema.

Vengono seguiti gli insegnamenti di Tete, che ne dite?

Non dimentichiamo la lettera d’amore sul tango di Tete Rusconi Aggiornato: 2015-06-10T16:43:18+02:00 da luca

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